TV, cambiano i telecomandi in Italia: dovrai riacquistarlo per vedere i tuoi programmi preferiti

Nuova rivoluzione in arrivo nel microcosmo delle smart tv, a partire dai telecomandi: ecco come saranno nel prossimo futuro.  

In questi ultimi anni la tv e le modalità di fruizione dei suoi contenuti hanno conosciuto profondi cambiamenti, grazie soprattutto allo sviluppo inarrestabile dello streaming e all’avvento delle smart tv, che ormai sono in grado di offrire un’esperienza di intrattenimento a 360 gradi ai loro utenti. E le novità non sono certo finite qui, anzi.

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Telecomando smart tv – Fonte Web (Ebookmania.it)

Il panorama del mercato del piccolo schermo oggi presenta un’infinità di prodotti e soluzioni per tutte le tasche e per tutti i gusti, anche notevolmente diversi l’uno dall’altro. Insomma, anche gli utenti più esigenti hanno ormai l’imbarazzo della scelta. Tanto che spesso hanno difficoltà a orientarsi tra la miriade di opzioni, interfacce grafiche, optional offerti dai vari produttori di smart tv. Ebbene, in tutto questo c’entrano anche i telecomandi.

I telecomandi messi in “pensione” e quelli che verranno

L’AGCOM ha lanciato di recente una proposta – ora in fase di consultazione pubblica – che chiama in causa l’aspetto dell’interfaccia grafica delle smart tv ma anche la configurazione dei loro telecomandi forniti in dotazione. Nel dettaglio, e per quanto è dato sapere in questo momento, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni propone di dotare tutti i nuovi telecomandi di tasti numerici che consentono di accedere ai canali della televisione digitale terrestre.

L’idea di fondo è che le smart tv non siano affatto neutrali: per loro natura possono incidere sulle abitudini di fruizione delle famiglie. E oltre all’AGCOM ne sono convinti l’Ue e altro paesi come il Regno Unito. Per come sono concepite, le smart tv rischiano di favorire le emittenti in streaming – Amazon Prime, Dazn, Disney+, Netflix – anche per via del telecomando, ormai semplificato. L’Autorità ha dunque approntato un regolamento che punta a mettere sullo stesso piano le emittenti storiche (del digitale terrestre) e quelle in streaming: i produttori dovranno garantire a tutti gli utenti almeno un dispositivo classico.

Telecomando smart tv 31.1.23 - Fonte Web (Ebookmania.it)
Telecomando smart tv – Fonte Web (Ebookmania.it)

Non è tutto: si propone anche l’integrazione di nuove icone nella schermata home delle varie interfacce software delle smart tv: ce ne dovrà essere una per le tv generaliste (Rai, Mediaset, La7, Sky e Discovery), una per le televisioni locali, una dedicata alle radio nazionali… Rai ed emittenti nazionali generaliste a parte, gli editori che intendono essere qualificati come servizi di interesse generale dovranno presentare un’apposita richiesta alla stessa AGCOM entro 30 giorni dall’approvazione definitiva del provvedimento.

Si prospettano dunque grandi novità per il segmento delle smart tv. Come detto, il provvedimento proposto da AGCOM è ancora in fase di consultazione pubblica, per cui il condizionale resta d’obbligo e manca il crisma dell’ufficialità.

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