Arrivano le banconote indistruttibili: in acqua o a basse temperature come nelle lavatrice i vostri soldi sono salvi, lo dimostra un video.
Mai più disperarsi per aver lasciato cento euro nei blue jeans che finiscono in lavatrice: le nuove banconote dal taglio “pesante” ora sono indistruttibili. A spiegarlo è un video della rivista Focus che sul suo account Instagram mostra come sia impossibile distruggere le banconote di euro anche in casi estremi.
Possono finire in un bicchiere d’acqua e immergersi completamente. Oppure possono restare incastrate nelle tasche dei pantaloni e finire in lavatrice a temperature molto basse. O ancora possono essere messe alla prova in un forno con alta gradazione. Nel tutorial si dimostra come possano sopportare pure un ferro da stiro, quasi fossero biancheria pronta per essere stirata e piegata.
Insomma, non c’è da temere. Immersioni, lavaggi, stirature e anche temperature estreme non possono distruggere le banconote che sono nelle nostre tasche. Visto il periodo molto difficile, di questi tempi perdere 100 euro o addirittura una carta da 200 può trasformarsi in un dramma.
I rilievi anti-falsificazione
Non solo indistruttibili ma anche a prova di anti-falsificazione. Nel video si mettono in evidenza i rilievi contro i possibili falsi. Con il ritratto della Dea Europa nella filigrana prima e nell’ologramma dopo, le nuove banconote presentano elementi nuovi e aggiornati che li rendono più difficili da falsificare. Infatti, alcuni processi industriali top secret permettono di avere diversi elementi colorati a prova di ogni tentativo di imitazione.
Queste protezione sia nella resistenza “fisica” che nel design anti-falsificazione servono a combattere anche il fenomeno criminale delle banconote false che vengono immesse sul mercato e che purtroppo è sempre presente.
Cosa è successo
Solo pochi giorni fai alcuni componenti di un nucleo familiare di Ancona è finito nel mirino della Guardia di Finanza. In tre diverse occasioni avevano speso alcune banconote da 500 euro risultate false. I finanziari hanno per questo indagato sulla provenienza del denaro fasullo tramite banche dati, accertamenti bancari, testimonianze e perquisizioni locali.
E’ emerso che i tre negli ultimi anni avevano avuto disponibilità di un inconsueto quantitativo di banconote da 500 euro: l’emittente delle banconote false, secondo le indagini, era un cambiavalute con sede in Medio-Oriente. Al termine degli accertamenti l’autorità giudiziaria ha emesso tre decreti penali di condanna per spendita delle banconote false.
Ora chi vuole falsificare queste banconote deve fare i conti con queste tecniche raffinate che renderanno il loro lavoro sicuramente più complesso.