App IO, è rivoluzione: ora sarà ‘obbligatoria’ per tutti

A pochi giorni dalla fine di aprile sembrano finalmente stati risolti i dubbi legati all’App IO, l’applicazione mobile gestita da PagoPA nata per aiutare i cittadini nell’esperienza con l’amministrazione pubblica.

Sotto lockdown e pandemia da Coronavirus, tutti a scaricare l’app figlia di un’iniziativa del commissario straordinario per l’attuazione dell’agenda digitale Diego Piacentini, in nome di sua maestà digitale, utilizzata principalmente per qualsiasi servizio dell’amministrazione pubblica, per il cashback sugli acquisti con carta e per generare il celeberrimo SPID.

Cosa farà il governo Meloni con la popolare app?
App IO, da adesso obbligatoria per tutti – ebookmania.it

E’ stata inserita nel 2020 negli Store di Google e ad Apple, prima di diventare l’unico canale per la registrazione al programma “Cashback” del Ministero dell’economia e delle finanze. Poi pian, piano, la fine della sua celebrità.

Sì, perché il governo di Giorgia Meloni si è messo sempre di traverso nella visione di una corsa verso il digitale, promettendo altre strade. Ma non c’erano i tempi tecnici per cercare soluzioni nell’immediato, visto che il 29 aprile scadevano in termini dei confronti dei fornitori.

La soluzione ponte

Così si è arrivati a una soluzione ponte, visto che l’Esecutivo italiano è riuscito a reperire quei 40 milioni di euro da destinare ai gestori delle identità digitali, prima della fatidica scadenza, che avrebbe provocato un mare di guai. Lo stanziamento è arrivato attraverso un emendamento del Governo al decreto PNRR in fase di discussione in commissione bilancio in Senato. “Il contributo – si legge nella nota ufficiale – è a ristoro dei costi per l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche alla crescente domanda da parte di utenti e service provider pubblici e per garantire l’allineamento costante dei dati comunicati in fase di richiesta delle identità digitali con i dati presenti in Anpr”.

L'app IO sarà l'unico canale per i servizi pubblici
Giorgia Meloni, premier italiana – ebookmania.it

Rinnovo delle concessioni con gli Identity Provider, l’APP IO, dunque, continuerà ad esistere. Ma come? Ci pensa Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, a chiarire la situazione. “Stiamo lavorando per inserire tre importanti documenti all’interno del portafoglio digitale dell’App Io – l’applicazione per l’accesso ai servizi della Pubblica amministrazione”.

Tre, dunque, il numero perfetto. L’APP IO continuerà ad essere l’unico canale ufficiale per accedere ai pubblici servizi. Non solo. Verrà rilanciato dal Governo dal momento che entreranno nell’applicazione anche la patente digitale, la tessera sanitaria e il cosiddetto voting pass, o Election pass, quella tessera elettorale in formato digitale che nella visione del Governo dovrebbe portare un importante cambiamento, praticamente obbligatorio per tutti, nella vita quotidiana di tutti gli italiani.

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