Maxi aumenti pensioni a maggio, ma non per tutti: chi li riceverà e quanto

A maggio scattano gli aumenti per le pensioni, tuttavia questi non sono generalizzati ma rivolti solo ad alcune categorie. Scopriamo quanto spetta e chi potrà riceverli.

Negli ultimi mesi si è parlato spesso di aumenti delle pensioni, generando anche una certa confusione relativamente a quanto e soprattutto chi potesse fruire di questa maggiorazione.

Pensioni
A chi spetta la maggiorazione di maggio sulla pensione (ebookmania)

Per la mole di lavoro ingente l’INPS non ha potuto corrispondere a tutti gli assegni maggiorati dal 1° gennaio e ha dovuto suddividere importi e tipologie di aumenti per destinare a ogni gruppo il calcolo esatto.

Pensioni: aumenti di maggio, quanto spetta e chi li riceve

Coloro che riceveranno l’aumento nelle pensioni di maggio sono i fruitori degli assegni di importo pari o inferiore al trattamento minimo dell’INPS come chiarito nella circolare n. 35 in cui sono riportati tutti i dettagli sulle modalità di calcolo e di fruizione del beneficio. Ci saranno però conteggi diversi in base al tipo di pensione e all’età del pensionato.

Aumenti pensioni
Aumento pensioni di maggio (ebookmania)

Per l’anno 2023 è stato calcolato un incremento di 1.5 punti che sono elevati di 6.4 punti relativamente a soggetti di età superiore ai 75 anni e il prossimo anno invece le pensioni saranno incrementate di 2.7 punti. Nella circolare però viene chiarito che la procedura non è uguale per tutti come anche per gli importi. Con la nuova rimodulazione dovuta al ricalcolo annuo per l’inflazione e anche agli aumenti, sono state fatte modifiche a quasi tutti gli assegni di pensione, cosa che ha portato necessariamente l’INPS a dover scaglionare gli aumenti e a suddividere gli spettanti in varie categorie.

Questi sono partiti dal mese di gennaio e progressivamente sono volti a coprire tutti coloro che devono ricevere una modifica nell’assegno. Per quanto riguarda l’aumento dell’1.5 punti per coloro che hanno meno di 75 anni si traduce in un aumento di 8.46 euro in più, arrivando così ad una pensione minima di 572.20 euro. Per coloro che hanno più di 75 anni invece la maggiorazione diventa di 36.08 euro e quindi l’assegno sfiora i 600 euro totali.

L’adeguamento è automatico non bisogna farne richiesta e in caso di ritardo vengono corrisposti anche gli arretrati. Per il prossimo anno è previsto un ulteriore aumento che permetterà di fare lo stesso calcolo in base al tipo di pensione di cui si fruisce. I trattamenti sono sempre determinati nel momento in cui viene annunciata la maggiorazione ed è possibile avere ogni delucidazione a riguardo sul sito dell’INPS. Il cittadino pensionato riceverà quanto spettante a partire dal 2 maggio, con i relativi arretrati sul calcolo, stabilito a partire dal nuovo anno.

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