Pirateria, pesanti multe per gli utenti: ora il rischio è enorme

La pirateria verrà punita con maggiore attenzione adesso, ed è deciso ormai. Che cosa cambierà, d’ora in avanti, nel mondo del web?

La diffusione online di contenuti protetti da copyright è un problema più che attuale, e pare che non ci sia modo di affrontarlo se non con delle restrizioni. Con il tempo sono diventate sempre di più per fortuna, ma nonostante l’impegno delle autorità purtroppo, non c’è mai stato un vero e proprio riscontro positivo al riguardo. Per fortuna la questione sta per cambiare in meglio, e lo dobbiamo ad una nuova regola da parte della Camera.

Maggiori controlli contro la pirateria online
La pirateria online è diffusa – Ebookmania.it

Stiamo parlando della legge approvata di recente, nella quale viene stabilito il rafforzamento delle pene per coloro che diffondono contenuti pirata. A tal proposito è intervenuto pure l’AGCOM, che grazie al miglioramento di alcuni sistemi di sicurezza sarà più semplice intervenire sull’argomento della pirateria informatica, incluse le trasmissioni di contenuto illecito in live o non protetto da diritti d’autore. In particolar modo si concentreranno su quest’ultima.

Nuova legge contro la pirateria online, ormai ha le ore contate: niente più contenuti illegali

Ma cosa succederà adesso? Non appena verrà divulgata l’approvazione ufficiale, tutti coloro che trasgrediranno le regole correranno il rischio di incorrere in 3 anni di carcere, mentre sarà riservata una multa di 5.000 euro per quelli che hanno usufruito di quei contenuti. In poche parole si cercherà di combattere la piaga da entrambe le facce della moneta, impedendo sia ai clienti che ai divulgatori di non rispettare le normative imposte dalla Camera.

Maggiori controlli contro la pirateria online
Non praticate questa attività – Ebookmania.it

L’AGCOM ha intenzione di agire il più velocemente possibile. Oscurerà i siti occupati nella diffusione di contenuti pirata, per poi rilasciare un avviso di segnalazione – tramite il suddetto portale – agli utenti che hanno fatto uso dei file multimediali. Nel testo verrà messa in conto l’eventualità che potrebbero essere stati segnalati alle autorità competenti, come la Polizia Postale per esempio. E questa volta il tracciamento verrà eseguito tramite indirizzo IP e non tramite DNS cache, diversamente da quanto avrebbero fatto in passato.

Con queste procedure si spera di poter ridurre il fenomeno, cercando di mettere da parte quelli che sono gli strumenti più complessi in maniera tale da ottimizzare l’efficienza degli esperti informatici che hanno l’obiettivo di sospendere, in via definitiva, queste attività. Riusciranno a fermare la divulgazione dei contenuti una volta per tutte, oppure continueranno ad esserci come prima? Staremo a vedere che cosa accadrà.

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