Il direttore d’orchestra più amato d’Italia oltre a Sanremo ha un enorme progetto in mano che unisce vino e musica, con un connubio di cultura italiana
Parliamo di Beppe Vessicchio, il direttore d’orchestra più amato dagli italiani. Una carriera lunghissima che gli ha permesso di essere il maestro d’eccezione per la musica del Festival di Sanremo per anni. Un’istituzione per il pubblico italiano che rivede nella sua figura un simbolo della cultura musicale italiana, un fiore all’occhiello per il Festival stesso, a cui i cittadini danno un’importanza particolare, non capita fino in fondo all’estero.
Il Festival di Sanremo non è mai stato solo un palco musicale, da sempre rappresentazione del sociale, il Festival della musica ha portato sul palco di anno in anno volti di tutto il panorama culturale e artistico, cercando di veicolare un messaggio di fondo, a volte decisamente troppo pilotato.
Nonostante ciò, inseguito dalle critiche, il Festival di Sanremo rimane un momento di riunione per gli italiani, e durante la settimana sanremese anche le aziende bloccano le scelte importanti per via della tensione dello show. Beppe Vessicchio fino all’anno scorso è stato uno dei volti principali e iconici, da quest’anno invece ha ceduto il posto ad altri conduttori d’orchestra, ad eccezione del pezzo di Grignani e Arisa, che hanno espressamente richiesto la sua presenza.
Dal Festival di Sanremo all’imprenditoria: il progetto di Beppe Vessicchio
Per il resto Vessicchio ha seguito il Festival dalla platea e da dietro le quinte, dove intervistava i nuovi talenti portati sul palco dal conduttore Amadeus. Adesso che Sanremo non vedrà più la sua presenza fissa, che cosa farà il nostro conduttore d’orchestra? In realtà Beppe ha creato un progetto incredibile, volto a unire la poesia del vino con quella della musica, un brindisi all’Italia.
Il progetto è chiamato Musikè Vini. Il maestro è proprietario della cantina con vini di qualità realizzati insieme all’imprenditore Riccardo Iacobone. Insieme hanno creato una gamma di cosiddette “composizioni vinicole” chiamata Sesto Armonico. L’idea è proporre sul mercato due prodotti vinicoli che permetteranno di dare vita a delle borse di studio per finanziare una accademia musicale.
Un’idea imprenditoriale che sostiene non solo il settore agricolo, ma anche quello musicale. Inoltre, questi due vini sono realizzati con il Metodo FreMan che prevede una tecnica di armonizzazione del vino. Ovvero una sperimentazione agro-musicale che vede la diffusione di alcune note musicali all’interno delle aree adibite alla cultura e alla crescita delle viti, ma soprattutto nelle cantine, che ne migliorerebbe il gusto.