Roma è un vero e proprio museo a cielo aperto, in cui ogni epoca storica è letteralmente costruita sul passato. Non capita spesso di scoprire una città nascosta sotto uno dei monumenti più importanti al mondo.
La magica storia della città eterna si pensa che sia nata il 21 aprile del 753 a.C. grazie al leggendario Romolo. Da quel momento iniziarono a nascere i vari strati della storia di Roma: ogni strato, costruito sul vecchio, portò gloria e grandissimi monumenti che impreziosirono la città. La futura capitale dell’impero fu abbracciata dal periodo monarchico, che portò i famosi sette Re di Roma; poi arrivò la Repubblica costellata da rivolte e dittature varie, durante la quale spiccano i nomi di Giulio Cesare, Marco Antonio, Tiberio, Cicerone e Ottaviano. Quest’ultimo sarà ricordato come Augusto il primo imperatore, colui che creò il famoso impero romano.
Dopo i secoli d’oro e le innumerevoli conquiste, il grande impero si divise ed iniziò un altro strato di storia: il Medioevo e lo Stato Pontificio e, successivamente, la grande rinascita con l’età moderna caratterizzata dal Barocco.
La Città dell’Acqua
La grande quantità di arte prodotta in tutti questi secoli, pieni di strati di storia, ha portato alla realizzazione della famosa Fontana di Trevi tra il 1732 e il 1759. Tuttavia, pochi sanno che sotto la celebre Fontana di Trevi si cela un percorso sotterraneo, che porta alla Vicus Caprarius – la Città dell’Acqua. Visitando questo meraviglioso posto si possono vedere delle domus dell’era imperiale, un antico acquedotto e molti altri reperti. Camminare nelle profondità di Roma è estremamente emozionante, soprattutto perché si notano i vari strati della storia della città: dalla costruzione dell’acquedotto all’incendio di Nerone o addirittura all’assedio dei goti. La Città dell’Acqua si trova a circa 9 metri di profondità dalla Fontana di Trevi, ed è stata scoperta grazie agli scavi avvenuti tra il 1999 e il 2001.
Durante gli scavi sono stati rinvenuti anche dei preziosi rivestimenti in marmo, raffinate decorazioni, molte anfore che servivano per trasportare l’olio e persino un piccolo tesoro formato da 800 monete. Ciò che sorprende maggiormente è l’acquedotto, con un serbatoio idrico e delle cisterne, che avevano il compito di immagazzinare l’acqua proveniente proprio dall’acquedotto. Sorprendentemente, ancora oggi fuoriesce un pò di acqua dai vari condotti. Originariamente, il suo obiettivo era quello di portare l’acqua verso le terme di Campo Marzio. Oggi, è l’unico acquedotto dell’antica Roma ancora in funzione, e il suo nuovo scopo è portare l’acqua a molte fontane dell’età Barocca, compresa la Fontana di Trevi.