Se amate la birra, probabilmente la consumate di frequente eppure nonostante questo non avete mai fatto caso ad un dettaglio molto particolare.
Qualunque elemento, che si tratti della birra o altro, viene sempre studiato nel dettaglio quando un prodotto deve essere commercializzato, soprattutto quando si parla di una bevanda alcolica così amata.
In questo caso però c’è un lavoro molto particolare, indicativo non solo di quanta fatica ci sia realmente per confezionare la birra ma anche di quanti elementi possono fare la differenza ad ogni sorso.
Il dettaglio della birra che nessuno conosce
Bionda, scusa, ambrata, ad ognuno la sua preferita. Mille sfumature, tanti sapori differenti anche per la stessa tipologia ma c’è una cosa che le accomuna tutte, ci avete mai fatto caso? Si tratta del colore della bottiglia. Non trovate in commercio le bottiglie trasparenti, accade forse in un caso su un milione come per la Corona, tutte le altre bottiglie vengono prodotte in soli due colori: verde e marrone.
Vi siete mai chiesti perché viene scelta proprio questa scala cromatica? Il verde è un tratto distintivo oppure una scelta legata ad un motivo preciso? In realtà si tratta di un lavoro fondamentale che è il frutto di analisi molto particolari che hanno permesso di identificare uno degli elementi più pericolosi quando si parla del luppolo dorato: il sole.
La birra viene prodotta, poi trasportata ovunque, distribuita, messa in vendita. Tutti questi processi, anche come per vino e acqua dovrebbero portare ad una corretta conservazione quindi niente temperature estreme e niente esposizione diretta ai raggi solari. Bastano soli dieci minuti al sole per alterare completamente il gusto della birra e mandare in frantumi il lavoro di generazioni.
Per tale motivo i birrai hanno trovato un compromesso che possa sposarsi al meglio con la realtà. Per quanto i commercianti e i trasportatori vogliano fare attenzione, non sempre è possibile. Basti immaginare i periodi caldi in tutto il mondo, il trasporto nelle città dove c’è sempre il sole. Diventa una vera sfida evitare di esporre la birra per pochi minuti. Quindi il problema viene presto risolto con dei colori appositi che filtrano i raggi solari in ogni contesto e permettono di preservare la qualità del prodotto finale.
Come ha spiegato nel simpatico video Marco Critelli, questa caratteristica è frutta di un lavoro importante che ci consente di gustare la birra con lo stesso gusto preciso con cui è stata prodotta, senza alterazioni. Per questo se guardando tra gli scaffali notate oggi che tutte le birre sono uguali nella confezione, non si tratta di pigrizia ma di una scelta molto importante.