Nuovo allarme per tutti i consumatori. In queste settimane è aumentato il prezzo della pasta: convocata una commissione speciale per il caso.
La pasta è uno dei beni fondamentali per il popolo. Adesso però è sorto un grande problema, vale a dire l’aumento del prezzo che ha spiazzato tutti i consumatori. Per risolvere il problema è stata convocata una commissione speciale. Scopriamo che cosa sta succedendo in merito.
Un nuovo allarme potrebbe colpire tutti i consumatori italiani. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha invitato il Garante per la Sorveglianza dei Prezzi, Benedetto Mineo a convocare una Commissione di allerta rapida per analizzare la dinamica del prezzo della pasta. Nel mese di marzo questo prodotto ha fatto registrare un aumento del 17,5% rispetto all’anno precedente, in cui il costo della materia prima era sceso. Il tutto potrebbe essere imputato alle dinamiche variabili dei costi dell’energia e degli altri fattori di produzione.
Questa è solamente la prima riunione della commissione creata per il Decreto Trasparenza, trasformato in decreto legge lo scorso 10 marzo. La riunione avverrà oggi, 11 maggio, alle ore 14.30 a Palazzo Piacentini. Il nuovo organismo di monitoraggio è composto verrà composto anche da rappresentanti delle amministrazioni coinvolte, dalle autorità competenti e dalle associazioni di categoria e dei consumatori. Questa riunione è una vittoria per Assoutenti, che da tempo la richiedeva. Scopriamo quindi cosa potrebbe succedere dopo il meeting.
Aumento del prezzo della pasta, ci sarà una riunione speciale: chiesta la riduzione
La convocazione di una riunione speciale per l’aumento del prezzo della pasta è una vittoria soprattutto per Assoutenti. Infatti proprio l’associazione aveva presentato una apposita segnalazione sul caso. Secondo un report la quotazione del grano non sembra giudicare i rincari. L’aumento dei prezzi più importante si sarebbe registrato in alcune province della Toscana. Inoltre come spiega il presidente di Assoutenti, la pasta è uno dei beni più amati dagli italiani e lo dimostrano i 23 kg procapite in un anno.
A questi dati si aggiunge il fatto che prezzi del grano sono omogenei su tutto il territorio nazionale e si attestano attorno ai 38 centesimi di euro al chilo. Questo rende ancora più inspiegabile il prezzo diverso della pasta nelle varie province. All’appello di Assoutenti si è unito anche la reazione di Massimo Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che chiede un’immediata diminuzione dei prezzi. L’obiettivo è anche denunciare la speculazione come pratica scorretta.
Il costo della pasta sta crescendo ininterrottamente da giugno 2021 e da allora a marzo 2023 sono rincarati del 37%. Come invece riportano i dati ISMEA il frumento duro nazionale da aprile 2022 ad aprile 2023 è sceso del 28,3%, il frumento duro extra Ue addirittura del 34,4%. Questa crisi sarebbe iniziata con i cattivi raccolti in Canada e Stati Uniti. Nei due paesi oltreoceano però il problema si è risolto, con il Canada che nell’ultimo anno ha fatto registrare un aumento addirittura del 79,1% rispetto al 2021. Si cerca quindi di risolvere il problema anche in Italia, per far calare nuovamente i prezzi.